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martedì 3 maggio 2016

MI SENTO TUTTA CICCIA E BRUFOLI

Care (quasi) sposine,
mi state scrivendo in tantissime e, ogni volta che il cellulare mi avvisa che una vostra lettera se ne sta sola soletta nella posta in arrivo, non vedo l’ora di fiondarmi a  leggerla. 
Alcune di voi hanno condiviso con me dubbi, paure e ansie; altre ancora mi hanno fatto dono delle proprie storie d’amore. Vi sono grata perché ogni lettera che ricevo è la voce di una donna meravigliosa che condivide con me le proprie emozioni ed il proprio mondo.
Ma ora, veniamo a noi... .
Complice l’avvicinarsi del periodo dei matrimoni o, forse, colpa dell’estate alle porte, ultimamente sto ricevendo moltissime lettere che hanno come argomento principale la preoccupazione di “non essere abbastanza in forma” o di "non essere abbastanza bella"  per affrontare al meglio il giorno del proprio matrimonio. 
Ecco. 
Quest' articolo è dedicato a tutte noi.





Siamo alle solite. L’estate è vicina, il matrimonio pure e noi ci sentiamo in forma come un atleta alle prime armi che s’è trovato improvvisamente nel mezzo della maratona di New York. 
Mentre piove. 
Anzi, no… mentre diluvia.
Una meraviglia, insomma.
Un giorno qualsiasi, mentre siamo lì, intente a preparare il primo caffè della mattina-rigorosamente senza zucchero- la nostra precaria sanità mentale di (quasi)spose viene minata da un pensiero:
<< E se il vestito da sposa non dovesse entrarmi più?>>
<<E se non fossi abbastanza bella?>>
Panico.
E qual è la cosa più sensata da fare quando una (quasi)sposa è preoccupata di assomigliare più ad un beluga spiaggiato che ad una meravigliosa principessa tutta smorfiette e seduzione? 
Salire sulla bilancia, ovvio.
Che è un po’ come dire che il raffreddore da fieno si può curare con una full immersion in un granaio, ecco. Senza antistaminici, sia chiaro.
Praticamente un disastro annunciato.
Le care bilance domestiche, infatti, hanno questo vizio di funzionare alla come viene viene. Una ci sale su con la speranza di aver preso giusto un paio di chili e si ritrova a leggere cifre a tre zeri che neppure il famoso beluga spiaggiato pesa così tanto.
Dal momento in cui fidarsi è bene e non fidarsi è ancora meglio, dopo aver fatto una sessione di step a forza di salire e scendere dalla bilancia,che si fa? Si va in farmacia, come minimo, e si sale su quei trabiccoli parlanti che indicano il peso, l'altezza, la massa grassa, la massa corporea, il numero di scarpe e, quando gli gira male, ti predicono pure il futuro. Ovviamente, siccome non è che si stia proprio in estate, su quei cosi ci saliamo vestite di tutto punto: jeans, canottiera, maglietta della salute, maglietta a maniche corte, giacchetto misto lana, calzini, calzerotti perché “la mattina fa caldo e la sera fa freddo”, scarpe da 15 kg e , dulcis in fundo, l’immancabile borsa modello “marypoppinsmifaunbaffo".  E  si passano  i seguenti due giorni contando quanti chili di vestiti dobbiamo togliere dal totale, calcolando la radice quadra dell’umidità, elevando alla seconda la sempiterna ritenzione idrica, decuplicando il peso specifico del giacchetto misto lana e inserendo la variabile reggiseno con le coppe, che almeno 500 grammi li fa sicuro, senti come pesa! Se poi oltre alle coppe ha pure il ferretto, è la fine.
Insomma, dopo calcoli matematici che neppure un fisico davanti all'equazione della relatività, ci ritroviamo a provare una dieta dopo l’altra. Quella della pasta, del pane, dell’insalata (scondita), dello yogurt, dei vegetali. La nostra migliore amica ci ha consigliato di fare un po’ di movimento ed eccoci, a pochi mesi dal matrimonio, a sottoporci ad estenuanti cicli di  fitness. Senza dimenticarsi l’acqua. Almeno sei litri al giorno perché, qui, tocca purificarsi.

E se invece siamo tra quelle (quasi)spose che vorrebbero essere un pò più...formose? 
Si, perché magari il vestito ci sta pure bene eh. Ma la scollatura! Una roba che neppure il deserto del Gobi a ferragosto... e si che la sarta c'ha messo del bello e del buono. A forza di imbottire, qui, il vestito pesa sei chili in più. Come rimediare, che qui più ci si specchia più ci si vede sexy come un piatto di minestrone bollente a luglio?
Reggiseni super imbottiti? Si, ok. Peccato che il vestito sia scollato e senza spalline qui non si regge proprio niente.
Chirurgo estetico? Troppo tardi e poi, con una matrimonio alle porte, non è una spesa che si possa affrontare.
Qualcuno ci consiglia di allenare i pettorali e, a forza di tirar su pesi, abbiamo braccia toniche e uno splendido deserto del Gobi muscoloso.

Diete, palestra, imbottiture, nuoto. Notti insonni e qualche lacrimuccia.

Perchè, nonostante gli sforzi,, a volte, sembra non cambiare niente. Magari i numeri si, quelli della bilancia un po’ cambiano  e anche il vestito, senza imbottitura assassina,  sta meglio...ma noi.. noi ci vediamo sempre come simpaticissimi beluga spiaggiati o deliziose tavole da surf e, il più delle volte, non ascoltiamo neppure chi ci dice “basta, fermati, stai bene così”. 
Nel tentativo di diventare magrissime, formosissime, bellissime e purissime ci dimentichiamo di fermarci, di specchiarci veramente. Veramente, ho detto e non puntando gli occhi dritti  nello specchio solo per farci prendere le paturnie. Lo specchio  è un bugiardo. E non perché la nostra immagine sia diversa o sia una semplice  questione di luci, come dicono le commesse che vogliono appiopparti una 36 quando indossi la 48 da una vita. E’ che il nostro riflesso è una cosa che ha più che fare con come ci sentiamo dentro che di come siamo fatte fuori.
Certo, fare sport, mangiare bene, bere il giusto sono abitudini sane ma… non hanno nulla a che fare col concetto di bellezza. La bellezza, signore mie, è tutta un’altra cosa; non ha a che fare con la taglia, il peso, i centimetri, il colore dei capelli, l’altezza. E' una roba che fa rima con noi e noi soltanto.
Dunque, mettiamoci davanti allo specchio e sorridiamo a quella donna meravigliosa che vediamo. Quella dietro tutti i difetti e le imperfezioni, quella che sa sorridere, che sa essere ironica. La donna che siamo e che magari è caduta, qualche volta. Ma si è rialzata. In un modo o in un altro.
E ora, specchiatevi negli occhi del vostro (quasi)marito…riuscite a vedere che, per lui, siete la cosa più bella che esista? Siete il suo per sempre e, questo, non ha niente a vedere con le bilance o i reggiseni imbottiti.

Riuscite a vedere quanta bellezza siete?


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