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martedì 13 settembre 2016

Matrimonio, come fare per... il matrimonio Cattolico

Come promesso nel primo articolo della rubrica “Matrimonio, istruzioni per… “ eccoci a chiarire alcuni punti riguardanti l’iter da seguire per le nozze celebrate con rito religioso di tipo cattolico.
E’ importante sapere che, generalmente, le tempistiche del matrimonio religioso sono più lunghe di quelle previste per il rito civile. Per evitare stress, ansie e paturnie varie ed eventuali, il mio consiglio è quello di attivarsi per tempo, con almeno (e sottolineo almeno) sei mesi di anticipo rispetto alla data prevista per le nozze.  
So che può sembrarvi una precauzione eccessiva ma, nel migliore dei casi, avrete tutto sotto controllo con lauto anticipo e, nel peggiore dei casi, riuscirete a far fronte ad eventuali imprevisti senza grandi problemi.
il matrimonio cattolico, iter burocratico e idee

IL MATRIMONIO CATTOLICO

QUALE CHIESA SCEGLIERE?

Lo so, molte (quasi) spose sognano di celebrare il proprio matrimonio religioso in un’abbazia particolarmente suggestiva o in una delle molte chiese italiane riccamente affrescate … ma , non sempre è possibile. Al giorno d’oggi quasi tutte le diocesi italiane, infatti, non sono inclini a concedere l’utilizzo di chiese per le celebrazioni matrimoniali quando non esista un vero e proprio legame tra gli sposi e la struttura scelta. Il criterio che viene messo in atto, in questo caso, è che gli sposi sanciscano la proprio unione non solo davanti a Dio ma anche – e soprattutto- davanti alla comunità religiosa di appartenenza.  Per i (quasi) sposi che desiderano sposarsi con rito cattolico, dunque, sarà possibile scegliere  la chiesa dove risiede la futura moglie o il futuro marito o la chiesa del luogo che diventerà la casa dei due sposi.  E che succede se desiderate ardentemente sposarvi in un’altra chiesa che non sia la vostra? Niente panico … fate un bel respiro e andate a parlare con il parroco di riferimento, che sia della chiesa di lui, di lei, di loro, poco importa. Sarà lui a spiegarvi eventualmente l’iter da seguire e, qualora fosse possibile, sarà lui ad emettere eventualmente il nulla osta che vi permetterà si sposarvi dove avete sempre sognato.

IL CORSO PREMATRIMONIALE : COSA E’, QUANTO DURA, COME FARE

Il Corso Prematrimoniale, generalmente tenuto da parroci o catechisti,  è una delle tappe fondamentali per celebrare un matrimonio cattolico ,dove vengono trattate tematiche riguardanti la vita di coppia, la famiglia, l’etica, la religione. Insomma è un vero e proprio cammino spirituale che prevede la partecipazione di entrambi i (quasi) sposi. Le modalità di durata e frequenza del corso prematrimoniale variano da parrocchia a parrocchia. Ci sono corsi che durano tre mesi , corsi da frequentare tutti i giorni, corsi che durano sei mesi e da frequentare una volta a settimana… insomma, non esiste un vero e proprio standard al quale fare riferimento e, come al solito, il consiglio è quello di muoversi con largo anticipo e cercare di capire le reali tempistiche della chiesa di riferimento . 
I corsi prematrimoniali, solitamente, sono organizzati a cadenza semestrale e hanno una validità di sei mesi, entro i quali dovrete necessariamente effettuare il vostro matrimonio cattolico. 
Al termine del corso prematrimoniale, una volta ottenuto il parere benevole del parroco alla vostra unione, verrà rilasciato un attestato di frequenza che permetterà di esporre le pubblicazioni religiose per otto giorni, comprendenti due domeniche, presso le parrocchie dei due sposi  o presso la  chiesa che avrete scelto per la celebrazione del vostro matrimonio. Scaduto il termine degli otto giorni, il parroco rilascerà il certificato di avvenuta pubblicazione con il quale potrete presentarvi al comune per eseguire l’iter civile.

Attenzione: affinché un matrimonio sia legittimo agli occhi dello Stato Italiano, vi è sempre la necessità di effettuare l'iter civile. Un matrimonio celebrato esclusivamente con rito religioso sarà valido agli occhi del credo ma non della legge. 

I DOCUMENTI DEL MATRIMONIO CATTOLICO

COSA CERCARE E, SOPRATTUTTO, DOVE?

I documenti necessari per celebrare un matrimonio cattolico sono:

  • Il certificato di Battesimo di entrambi ,che dovrà essere richiesto alla parrocchia dove si è celebrato il battesimo
  •  Il certificato di Cresima ,che dovrà essere  richiesto alla Parrocchia dove si è svolta la cresima. Tuttavia può non essere necessario qualora il registro parrocchiale abbia annotato sul certificato di Battesima anche la Cresima-ì
  •  Il Certificato di Stato Libero Ecclesiastico , questo particolare certificato deve essere presentato solo da chi ha vissuto fuori dalla Diocesi in cui avviene il matrimonio per un periodo di almeno un anno dalla data di compimento dei sedici anni. Il certificato consiste in una dichiarazione che si compie davanti a due testimoni della Parrocchia di residenza e che deve essere vidimata dalla curia.  
  • l'attestato di partecipazione al corso prematrimoniale, il quale verrà emesso a seguito della frequenza del Corso Prematrimoniale.
E ora... non vi resta che recarvi nella vostra parrocchia e cominciare ad organizzare il vostro splendido matrimonio!

Nel prossimo articolo della nostra rubrica “Matrimonio…come fare per” parleremo del Matrimonio Concordatario e del Matrimonio Religioso Acattolico

venerdì 9 settembre 2016

Matrimonio, come fare per... il bonus matrimoniale

Ciao! Leggo sempre il tuo blog perché lo trovo molto interessante. Sia io che la mia collega/migliore amica non ci perdiamo un articolo; abbiamo visto che hai inaugurato la rubrica dell’iter burocratico del matrimonio e volevamo farti una domanda. Proprio pochi minuti fa una nostra cliente ci ha parlato del bonus matrimonio ma, sinceramente, non sappiamo davvero di cosa si tratta e se possiamo usarlo, visto che entrambe ci sposeremo, io tra 15 giorni e lei a metà Dicembre.  Ti ringraziamo!
                                                                                                                                                               Caterina e Ludovica, Siena.

Buongiorno ragazze! Auguri ad entrambe e grazie per i complimenti! 
Ho una buona notizia per voi… si, il bonus matrimonio esiste, eccome. Ma attenzione! In rete circolano diverse notizie fasulle circa un fantomatico bonus di 25.000 euro messo a disposizione da uno Sportello Unico Europeo che… non esiste. Questa notizia è, purtroppo per tutte noi neo e quasi sposine, irrimediabilmente falsa.

Tuttavia  esistono delle agevolazioni fiscali dedicate alle  coppie di sposi  erogate dall’ INPS. Parliamo dell’assegno per il congedo matrimoniale straordinario, della durata di 8 giorni e che spetta sia al marito che alla moglie.  Il congedo matrimoniale straordinario deve essere fuito entro e non oltre 30 giorni dalla data delle nozze.

Ma… a chi spetta questo assegno per il congedo matrimoniale straordinario? E, soprattutto, a quanto ammonta? Vediamolo insieme

A CHI SPETTA: 

Possono fare richiesta per ricevere l'assegno per il congedo matrimoniale straordinario,  le seguenti categorie di lavoratori: 
  • operai
  • apprendisti
  • lavoratori a domicilio
  • marittimi di bassa forza dipendenti da aziende industriali, artigiane e cooperative.
  • lavoratori non in servizio a causa di malattia
  • disoccupati che, per almeno 15 dei 90 giorni precedenti alle nozze, abbiano prestato regolare servizio lavorativo negli ambiti sopra elencati.
Per richiedere l'assegno di congedo matrimoniale straordinario è inoltre necessario che:

  • i coniugi siano sposati con rito civile e concordatario (non saranno accettate domande provenienti da coppie sposate esclusivamente con rito religiosi)
  • Nel caso siano lavoratori,  che abbiano un contratto di lavoro regolare nei settori sopra elencati da almeno 7 giorni  o che stiano già beneficiando di un congedo da non più di 30 giorni dalla data delle nozze.
A QUANTO AMMONTA L'ASSEGNO DI CONGEDO MATRIMONIALE STRAORDINARIO?


L’ammontare dell’assegno è definito in base al contratto e al trattamento economico del lavoratore:
  • agli operai e agli apprendisti spetta un bonus pari a 7 giorni di retribuzione, meno una percentuale del 5.54% (percentuale a carico del lavoratore). 
  • Ai lavoratori a domicilio spetta, invece, un valore che sia uguale a 7 giorni di guadagno, meno la percentuale a carico del lavoratore. 
  • Per i marittimi l’assegno varrà 8 giorni di stipendio medio, meno la solita percentuale.

E’ importante sapere che entrambi i coniugi, qualora dovessero rientrare nelle categorie indicate, possono richiedere il bonus. In questo caso verranno emessi due assegni: uno per la sposa, uno per lo sposo.

COME RICHIEDERE L'ASSEGNO PER IL CONGEDO MATRIMONIALE STRAORDINARIO

Ora che sappiamo a chi spetta e quanto, capiamo come e quando presentare la domanda per ricevere l’assegno di congedo matrimoniale straordinario.

I lavoratori occupati devo fare domanda al loro datore di lavoro dopo aver fuito del congedo, entro e non oltre 60 giorni dalla data del matrimonio, allegando il  certificato di matrimonio o stato di famiglia . Può essere presentata anche una dichiarazione sostitutiva dello stato di coniugato con gli estremi del matrimonio

I coniugi disoccupati devono fare domanda all’ INPS entro e non oltre un anno dalla data del matrimonio, secondo le seguenti modalità:

  • tramite sito dell’INPS, se si è in possesso del pin dispositivo per accedere ai servizi e all’invio delle pratiche online
  •  i patronati 
  • il  Contact Center dell’INPS.

I coniugi disoccupati, per inoltrare la domanda, dovranno allegare:

  • Una dichiarazione sostitutiva di certificazione per lo stato di disoccupazione alla data del matrimonio
  • Una dichiarazione sostitutiva dello stato di coniugato con gli estremi del matrimonio
  • Una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di un rapporto di lavoro di almeno 15 giorni nei 90 che precedevano il matrimonio 
  •  Copia dell’ultima busta paga.
Ora che è tutto un po' più chiaro, prima di procedere con gli invii delle domande di assegno, vi invito a contattare i Contact Center  messi a disposizione dell'INPS per verificare la possibilità di inoltro della documentazione. 



martedì 6 settembre 2016

Matrimonio, come fare per...l'iter burocratico per le pubblicazioni

Buongiorno (quasi)sposine !Dal momento in cui siete in molte a chiedermi consigli, informazioni o semplici chiarimenti circa la parte “burocratica” del matrimonio, ho deciso di inaugurare la nuova rubrica " Matrimonio, come fare per..." , dove mi occuperò ti tutto ciò che circonda il lato "tecnico" dell'organizzazione di un matrimonio e non solo...

Ma...cominciamo dal principio.

Lo so, la prima cosa che ci viene in mente quando pensiamo al matrimonio, soprattutto quando il matrimonio da organizzare è il nostro, fa rima con la scelta della location, dell'abito, delle bomboniere...  dimenticandoci che uno dei primissimi passi da fare prima di farci prendere dal panico organizzativo, è quello  di preparare i documenti che saranno necessari per il nostro grande giorno. Che sia religioso o civile, una delle prime cose da fare per organizzare un matrimonio è quella di occuparsi di tutte le questioni burocratiche. E' vero , il termine “burocratico” basta e avanza per farci venire in mente file infinite, sportelli, attese snervanti  e chi più ne ha, più ne metta. Non in questo caso, però. Grazie all’ introduzione della legge Bassanini in materia di autocertificazione, l’iter burocratico dedicato al matrimonio è diventato più snello, veloce e...leggero

LA PROMESSA DI MATRIMONIO E LE PUBBLICAZIONI…COSA SONO?


Da   un punto di vista legale, la promessa di matrimonio  è il primo atto da seguire per completare l’iter burocratico che vi permetterà di convolare a nozze. Attenzione, però. Questo atto  non è vincolante e  rappresenta una libera dichiarazione che non obbliga  né a contrarre le nozze, né a risarcire eventualmente la parte lesa in caso di mancato matrimonio.

Per procedere con la promessa di matrimonio, vi basterà presentarvi- secondo gli orari stabiliti dal vostro ufficio di competenza- all'Ufficio Matrimonio  del vostro comune, muniti di documenti, marca da bollo et voilà, la promessa sarà fatta. E' importante sapere, però, che non tutti i comuni italiani rispondono alle stesse regole: alcune realtà  preferiscono distribuire appuntamenti per procedere all'atto della promessa di matrimonio, altre ancora permettono il libero ingresso purché effettuato durante gli orari e i giorni stabiliti... come fare? Il mio consiglio è sempre quello di informarsi preventivamente o attraverso il portale comunale disponibile on line o effettuando una chiamata al numero dedicato alle Relazioni con il Pubblico

Facile, direte voi... Vi siete informati e avete già visto che gli orari di ricevimento dell'ufficio del vostro Comune o del vostro Municipio non coincideranno mai con i vostri? Niente panico! La legge, infatti, prevede che anche uno solo dei due (quasi) sposi possa procedere alla promessa di matrimonio, purché munito di delega autografa e documento di riconoscimento dell'altro. E se proprio siete impossibilitati entrambi, sappiate che la promessa di matrimonio può essere effettuata anche da terze persone munite di delega autografa e documenti di entrambi i richiedenti.

A questo punto, spetterà agli incaricati comunali accertare l’effettivo stato di libertà da vincoli relativi ad eventuali precedenti matrimoni e la reale consapevolezza di entrambi gli interessati, elaborando tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni.
Diretta emanazione della promessa di matrimonio, le pubblicazioni, sono il secondo atto dell’iter burocratico matrimoniale e hanno un valore legale sicuramente più contingente. Le pubblicazioni, inoltre,  hanno il compito di rendere nota a tutti l’intenzione dei fidanzati di sposarsi e permettono a chiunque abbia un motivo di opporsi a questa unione ,qualora vi siano impedimenti  del quale gli oppositori stessi siano a conoscenza o nel caso vi siano gravi ragioni previste dalla legge.
Fino a qualche tempo fa le pubblicazioni venivano “appese” alla porta comunale dei comuni di residenza di entrambi gli sposi. Dal 2011, tuttavia, sono variate le regole di affissione, e si è passati dal cartaceo al virtuale. Sarà compito degli incaricati comunali comunicarvi l’indirizzo informatico dove poter visualizzare poter visualizzare le vostre pubblicazioni.


I TEMPI...TECNICI. 



Ora è giunto  il momento di agguantare penna e blocco note e di prendere appunti, siere pronte? Dunque , tra la promessa di matrimonio e l'elaborazione delle informazioni, passano circa 14 giorni dopo i quali le pubblicazioni saranno visibili (in esclusiva modalità online) per 8 giorni consecutivi. Al termine di questo periodo, bisognerà attendere altri  3 giorni, trascorsi i quali, qualora non vi siano impedimenti e non siano state presentate obiezioni, l’Ufficiale di Stato Civile disporrà il “nullaosta” per il matrimonio, che dovrà essere celebrato entro e non oltre i 180 giorni dalla sua emissione, pena la decadenza della validità dello stesso.

Riassumendo:
Dal giorno in cui vi recherete in Comune per la promessa di matrimonio passerranno 14 giorni per l'elaborazione delle informazioni più 11 giorni (8+3) per l'affissione delle pubblicazioni, per un totale di 25 giorni. 25 giorni nei quali, lo so, controllerete la pagina online del vostro comune almeno un paio di volte a settimana e, quando vedrete i vostri nomi scritti lì, l'uno accanto all'altro, sarà un'emozione unica. Perché, lentamente, la vostra favola si starà trasformando in una meravigliosa realtà.

Nel prossimo articolo della rubrica "Matrimonio, come fare per" analizzeremo nel dettaglio l'iter per i matrimoni civili, concordatari e religiosi. 
 

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