Social Icons

Pages

mercoledì 30 marzo 2016

Le vostre domande- Addio al nubilato


Care sposine...
da quando ho aperto la mia casella mail alle vostre storie, le mie giornate sono  più colorate e divertenti!
Siete una forza della natura e le vostre lettere hanno disegnato sorrisi ed emozioni e sono fiera di essere la custode delle vostre perplessità.

Come promesso ad alcune di voi, oggi parleremo di un argomento...divertente:

L'ADDIO AL NUBILATO.

Un addio al nubilato indimenticabile parte da due presupposti fondamentali; il primo , che sia organizzato secondo i gusti della  festeggiata ed il secondo che sia un evento diverso dal solito, particolare e un pò... fuori di testa. 
Si a discoteche ed una lunga notte brava, ma solo se siete il tipo che non disdegna un pò di goliardia. Ritrovarsi al secondo Cuba Libre in meno di mezz'ora quando, normalmente, brindiamo a succo di frutta e gazzosa può rivelarsi un tantinino problematico; passare un'intera giornata ad imparare come ricamare con il tombolo vestite da dame del '400, può essere un'idea carina e diversa dal solito... ma se la sposa è una di quelle che ama tirar tardi la notte e ballare a ritmo di danze caraibiche, l'idea potrebbe essere un colossale buco nell'acqua.

Per evitare di passare il giorno del vostro addio al nubilato con un broncio lungo così, ecco un paio di idee tutte per voi.

Se siete una sposa stressata, perché non organizzare una giornata di puro relax? Un percorso benessere, una Spa, un centro massaggi e la compagnia delle amiche più care con le quali condividere ricordi, segreti e sorrisi. Un bicchiere di prosecco per concludere la giornata e tornerete a casa rilassate e decisamente più tranquille!




Amate ballare e scatenarvi fino a tardi? Siete spose con un lato trasgressivo? Allora perché non organizzare un addio al nubilato che comprenda una lezione di burlesque? In alternativa, potete partecipare, insieme alle vostre amiche, ad una lezione di pole-dance. Se, invece, amate la trasgressione più "soft" organizzate una serata in discoteca con le amiche e scatenatevi fino a tarda sera. Il divertimento è assicurato! 

Siete (quasi) spose amanti della quiete e della tranquillità? Adorate andare in giro per mostre o musei? Allora potete organizzare il vostro addio al nubilato alla scoperta delle bellezze nascoste della vostra città o andando a vedere quello spettacolo che tanto vi piace. Se volete provare qualcosa di nuovo, sappiate che esistono diverse associazioni che propongono cene e aperitivi storici, durante i quali degustare vini e libagioni a tema ed assistere a piccole piece teatrali. A fine serata, un brindisi al vostro matrimonio sarà la conclusione perfetta per una giornata veramente indimenticabile.

E la lista potrebbe continuare all'infinito... tour gastronomici per le amanti della buona tavola, sport estremi per le più avventurose, un'intensa seduta di puro e sano shopping per le più modaiole o una passeggiata in un una riserva per le amanti della natura. Per ogni (quasi) sposa esiste un addio al nubilato perfetto... .
 Il segreto è quello di farsi aiutare da amiche fidate e parenti nell'organizzazione, cercando di rendere il vostro giorno unico ed indimenticabile. 










martedì 22 marzo 2016

La Wedding Bag

E' la moda del momento: di carta, vimini o stoffa, piccina o particolarmente capiente è l' accessorio in grado di rendere il vostro matrimonio perfetto e a prova di invitato...cos'è?  La wedding bag!

Wedding Bag.
Nata oltreoceano in tempi più che recenti, la Wedding Bag (letteralmente "borsa matrimoniale") si sta diffondendo velocemente anche in Italia ed è una soluzione originale e divertente che permetterà ai vostri ospiti di avere a portata di mano un piccolo kit di "sopravvivenza" per affrontare al meglio ogni piccolo inconveniente.

Creare una weddimg bag utile e completamente  dedicata ai vostri ospiti  è facile...e divertente.
 In primo luogo scegliete il materiale che più si sposa con  le vostre esigenze e rendetelo adatto allo stile che avete scelto per il vostro matrimonio.
Anche la più semplice delle buste di carta può diventare una splendida wedding bag se adornata con colori e dettagli in linea con il giorno delle vostre nozze.
Teneri fazzolettini di carta.



Ma cos'è che proprio non può mancare in una wedding bag? Ricordatevi di inserire un bigliettino di benvenuto che illustri il contenuto della borsa, gli orari ed i luoghi attraverso i quali si snoderà il vostro matrimonio. Inserire una mappa con le indicazioni stradali e con i recapiti della location, inoltre, aiuterà anche i vostri ospiti meno esperti a non perdersi e ad arrivare in tempo alla cerimonia.Un pacchetto di fazzolettini di carta o delle salviette umidificate potrebbero essere più che utili ai vostri invitati.
Ricordatevi di inserire in ogni wedding bag anche un cono porta riso e una coccarda per auto. Se preferite, potrete sostituire i coni porta riso con piccole e delicate bolle di sapone.
Una volta inseriti questi piccoli "must have" è ora di sbizzarrirsi.
Vi sposate ad Agosto? Potete inserire nelle vostre wedding bag un ventaglio...vedrete che molti ospiti vi ringrazieranno! Un vezzoso specchio da borsetta, invece, sarà particolarmente apprezzato dalle vostre ospiti. 
Un vezzoso specchietto da borsa.
Se la cerimonia si svolgerà in spiaggia, invece, potrete decidere si inserire nelle vostre wedding bag infradito e una crema solare monodose; se, invece, avete ideato un matrimonio  danzante e volete evitare l'effetto "pista da ballo vuota causa mal di tacchi",
inserite nelle wedding bag dedicate alle vostre ospiti i salvatacchi o un modello di ballerine pieghevoli e facilmente indossabili! Vedrete che le vostre ospiti vi ringrazieranno!

L'idea in più? Consegnare delle mini-wedding bag anche ai vostri ospiti più piccini: matite colorate, fogli ed album per disegnare e un piccolo gioco.







mercoledì 16 marzo 2016

La location.


Ecco a voi un altro ironico capitolo della rubrica "Drammi, disastri e desideri di una (quasi) sposa".
Se avete consigli, domande o semplicemente una storia da raccontare, potete scrivere a sardellisamantha@ilvillaggiodeglisposi.com. 





La lista l’abbiamo terminata. 
Insomma, terminata proprio no. Diciamo che la lista è parzialmente stabile da almeno un paio d’ore. 
Il che, credetemi, è una gran bella cosa.
Anche la data è stata scelta. Insomma. Scelta. E' un parolone... .
Sappiamo che il nostro matrimonio dovrebbe celebrarsi tra Aprile e Luglio. O forse Agosto? Va beh, la stagione quella è. Poi non si può mica decidere una data se prima non abbiamo trovato (rullo di tamburi) LA LOCATION!
Croce e delizia di ogni (quasi) sposa che si rispetti, la ricerca della suddetta location rischia di diventare un viaggio paradossale, pieno di insidie e rompicapo, tipo Alice nel paese delle meraviglie. Ma peggio. Oh, si… molto peggio.
Valanghe, letteralemente valanghe, di luoghi da prendere in considerazione, valutare, chiamare, visitare.
Al principio sembra tutto bello, tutto molto facile. Si va su internet, si guardano un po’ di siti, si sbircia tra le informazioni, si salvano un paio di foto da far vedere a chiunque et voilà. Semplice no?
No.
Perché di ricerca in ricerca la cosa degenera e, improvvisamente, ci troviamo sommerse da foto, depliant, mail, chiamate, messaggi di testo, forum , consigli di amici e parenti e almeno una quarantina di appuntamenti presi per visionare altrettante location. Roba che abbiamo impegnato ogni singola domenica da qui a ben oltre l'eventuale data del nostro matrimonio.
Che poi, ammettiamolo, è veramente difficile scegliere un posto piuttosto che un altro. 
E c’è la piscina e se ci sposiamo a maggiogiugnoluglioagosto sai che bello? Ci facciamo le foto, là, al centro. Con le bolle di sapone e le acrobate vestite da sirene che emergono dall’acqua portando bicchieri di cristallo colmi di chamapagne rigorosamente D.O.P. .
E non c’è la piscina, mannaggia… . Però il giardino è talmente grande che va a finire che ci perdiamo pure qualche invitato. Va beh che se si perdono prima di cena magari risparmiamo un pochino eh, però pare brutto. E metti che bisogna chiamare i cani da riporto perché s’è perso zio Adalgisio?
Poi c’è quella location talmente piccola che solo entrando vi rendete tragicamente conto che no, i 200 invitati della lista , là dentro, non ci entreranno mai. Però i muri sono del paleolitico superiore e a terra ci sono tappeti cuciti a mano dagli uomini preistorici e magari la lista la sfoltiamo un pochino, che ne dici?
Da 200 a 20. E’ un impresa titanica, ma mica verranno tutti!
Altrimenti c’è quella lì, quella che abbiamo visto domenica scorsa, a sei ore di macchina da casa. Quella aveva una sala enorme. Dice che ci entrano comodamente 400 invitati. Allora possiamo invitare il condominio di mia mamma, che ci tiene tanto...e pure la squadra di briscola e tre sette di tua zia Pinuccia.
No, però…aspetta, quella della prossima settimana mi pare metta a disposizione una sala dell’alto medioevo a picco sul mare e affrescata da monaci benedettini. Cioè, mentre facciamo la cerimonia i monaci stanno proprio lì, coi pennelli in mano e dipingono la nostra storia d’amore. Solo che, poi, per arrivare a mangiare tocca fare la transumanza. Trentacinque chilometri a piedi tra le brughiere ‘che nemmeno   gli zampognari a Dicembre.
E ogni location deve essere rivista almeno un paio di volte. Almeno. Perchè ci siamo dimenticate di fare giusto quel paio di domande essenziali. Certo, forse eravamo un tantinello rintronate da tutto quel cibo molecolare...che, per carità eh. Buon è pure buono. O almeno così ci è parso. Insomma, uno gnocco di numero, ripieno di sei nanogrammi di scarola dell'Himalaya deve essere buono per forza. Diciamo che tocca fidarsi sulla parola, ecco.
Insomma…una miriade di posti e…di costi.
Già perché  i gestori di queste location prima ti fanno innamorare di ogni centimetro del luogo, narrandovi vita, morte e miracoli di ogni angolo, fiore o pietanza offerta, rassicurandovi con frasi come:
 << Ma non preoccupatevi, il lancio dei coriandoli effettuato da cannoni della seconda guerra mondiale riadattati per l'occasione in platino fuso a mano e tempestati di brillanti prelevati direttamente dai Sette Nani co' tutta Biancaneve, è compreso nel prezzo >>.
Oppure:
 << Le Peonie Carnivore con le quali noi sempre addobbiamo la sala provengono dal Nonmericordistan e sono piante anallergiche, commestibili e lievemente curative. Hanno anche un lieve sentore di Mon Cherìe all'albicoca pecan. Non preoccupatevi, è tutto compreso nel prezzo>>.
E quando se li, che ti chiedi come tu abbia fatto a sopravvivere per tutto questo tempo senza le peonie del Nonmericordistan al retrogusto di Mon Cherìe all'albicocca pecan, arriva la mazzata:
<< Ok, sarebbero solo MILLE MILA EURO da pagare in un unica soluzione. No contrassegno, no contanti, no assegni, no bonifico"
Ecco,è in quel preciso momento che molte di noi sperimentano il primo, vero, attacco d’ansia prematrimoniale.
Calme.
Insomma, calme. Respirate, che è meglio.
Nulla è perduto e tutto è possibile.
Ci sono passata e per questo ho stilato un vademecum semiserio che, spero, potrà esservi d’aiuto. O almeno potrà regalarvi un sorriso.

1-     DELLE MACCHINE E DELLE DISTANZE.
Si alle location facilmente raggiungibili. No a quelle bellissime ville che, per raggiungerle, bisogna accendere un mutuo per pagare il pedaggio autostradale.
Cioè, due ore per raggiungere il ristorante o la villa sono il limite massimo. Ma massimo, massimo.E solo se la villa in questione è una roba tipo Versailles.
Dopo, è sequestro di persona.
E’ vero che ormai tutti abbiamo smarthphone, tablet e vattelappesca elettronici che ci indicano la strada… ma pensate anche allo zio Adalgisio. Quello si perde per il paese! Va a finire che, invece del matrimonio, bisogna andare a Chi l’Ha Visto.
Ho visto invitati disperati fermi in autogrill, intenti a dare fuoco alle buste regalo per segnalare la propria presenza.
Al di là delle battute, un luogo che sia ragionevolmente vicino alla chiesa o al comune in cui decidiamo di celebrare il nostro matrimonio è una scelta non solo vincente ma facilmente attuabile. In questo modo, eviteremo che molti invitati si perdano o decidano di andar via prima dal nostro evento per rientrare a casa ad un’orario plausibile.

2-     DELLA SCELTA E DELLO STRESS
Scegliere un luogo piuttosto che un altro non è sempre facilissimo. Ville principesche, teneri agriturismi, ristoranti dalle mille leccornie. Insomma, anche solo capire cos'è che vorremmo è arduo.
 Per una scelta senza stress vi consiglio di selezionare una decina di proposte di location e ristoranti che incontrano le vostre esigenze. Prendete visione del luogo, dei servizi offerti e chiedete informazioni mirate: il menù può variare? Possono essere serviti piatti vegetariani? La cucina è attrezzata per  le persone affette da celiachia?. Ritrovarsi con l'amico vegetariano costretto a mangiare solo grissini e vari problemi allergici, non è gradevole.
Una delle cose alle quali non pensiamo subito sono i servizi: la pulizia del bagno, ad esempio o la possibilità di avere un bagno ad uso e consumo esclusivo della sposa, perché molti abiti sono ampi e prima di recarsi al bagno bisogna fare certe manovre degne dell’aeronautica militare! Informatevi anche sulle possibilità di avere un servizio di baby sitting, un menù per bambini o una sala dedicata al cambio dei più piccoli. Insomma…qualsiasi domanda vi sorga più o meno spontaneamente, fatela in questo frangente. Avrete una visione più reale dei luoghi che avete selezionato e potrete dedicare la vostra attenzione a quelli che rispondono alle vostre esigenze.

3-DELLE PISCINE, DEI GIARDINI E DEL PIANO B.
 Bella l’idea di sposarsi in un luogo che mette a disposizione degli invitati una bella piscina, soprattutto se la data del nostro matrimonio cade nel periodo estivo. Però è bene informarsi sulla possibilità di utilizzo della piscina, sulla vicinanza dei bagni o se esistano limitazioni e in che misura. Stesso discorso vale per i giardini. Che siano piccoli, grandi, pieni di piante e fiori o facilmente raggiungibili, chiedete sempre se è previsto un trattamento per le zanzare e gli insetti estivi. Non è mica bello ritrovarsi una puntura di zanzara sotto il vestito da sposa! 
Inoltre, assicuratevi che la location disponga di un vero e proprio piano b in caso di pioggia… perché non basta mica spostare i tavoli da fuori a dentro! Chiedete che vi vengano mostrati esempi o, in alternativa, che vi vengano illustrate, in maniera dettagliata,  le alternative attuabili in caso di pioggia.

4-DEL BUDGET E DELLE SPESE.
Definite un budget reale per quanto riguarda la cerimonia, la cena, il pranzo ed eventuali allestimenti e comunicatelo ai proprietari delle location. Sarà un buon modo di affrontare un passaggio delicato e di cercare una soluzione perfetta che abbracci sia le vostre esigenze di sposi che…le vostre finanze.

Però, di attacco d’ansia in attacco d’ansia prima o poi la location perfetta riusciamo a trovarla. A volte è questione di tempo, altre solo di fortuna.
E, vi assicuro, l'emozione che proverete sarà immensa. Perchè, trovare la location, è un pò come dire "Si lo voglio".


lunedì 14 marzo 2016

I romantici segreti delle tradizioni.



“Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu”

Nata  nell’Inghilterra  vittoriana, quest’antica tradizione affonda le sue radici in un affascinante rituale composto da simboli e colori il cui unico intento è quello di proteggere la felicità della sposa e la prosperità della coppia, coinvolgendo l’intera famiglia nell’atto di augurare ai futuri sposi un futuro pieno d’amore.


Vediamo insieme  la romantica storia che si cela dietro  questa tradizione, rigorosamente rispettata dalle spose di tutto il mondo occidentale.

Qualcosa di vecchio:

Indossare qualcosa di vecchio, preferibilmente ereditato, rappresenta il legame che unisce la sposa alle figure femminili della famiglia dalla quale proviene.

Un gesto d’amore, rispetto e  continuità che può esprimersi attraverso un piccolo oggetto, una decorazione, un gioiello di famiglia o il velo indossato da una mamma, da una nonna o da una zia. In questo caso, non è importante il valore dell'oggetto che si indossa. E' il gesto stesso, la volontà di portare con se un pezzo della nostra vita famigliare, a rendere unico ed emozionante questo passaggio.










Qualcosa di nuovo.

Indossare qualcosa di nuovo rappresenta, simbolicamente, la nascita di una nuova donna che, nell’istante in cui procede verso  il “si, lo voglio” smette i panni di ragazza per vestire quelli di moglie e compagna, dando vita ad una nuova famiglia. 
Il vestito da sposa è, per antonomasia, qualcosa di nuovo e bellissimo. Se, invece, si ha la fortuna di indossare un abito ereditato per linea materna, possiamo dedicare a scarpe, gioielli, veli o guanti il ruolo di “qualcosa di nuovo “ da indossare.


Qualcosa di prestato

Tradizionalmente, l’elemento preso in prestito, dovrebbe essere ceduto da una parente di sesso femminile…che sia felicemente sposata! Simbolicamente, infatti, l’atto del prestito assume contorni augurali, auspicando che la felicità della donna sposata che cede in prestito un determinato oggetto si estenda alla nuova sposina. Scegliete con cura la persona alla quale chiedere qualcosa di prestato… che sia un guanto, un nastro da inserire tra i capelli, una collana, un bracciale o un paio di candidi guanti, non importa… è l’amore che lega la prestatrice al suo compagno quello che conta!



Qualcosa di blu

Simbolo di lealtà e fedeltà, il colore blu indossato durante il giorno delle nozze, deve essere discretamente celato alla vista poiché lealtà e fedeltà sono due cardini che riguardano l’intimità di una coppia. Nell’alto medioevo, inoltre, il blu era il colore augurale delle spose, poiché proteggeva la coppia dalla malasorte e dalla sfortuna. Una vezzosa giarrettiera o un piccolo fiocco cucito all’interno del vestito da sposa sono preziosi dettagli porta fortuna ai quali è impossibile rinunciare!



Inoltre molte spose decidono di indossare un dettaglio particolare, celato nelle pieghe del vestito o indossato con orgoglio, che sia legato a qualche tradizione o momento particolare della propria vita.Uno scampolo di stoffa appartenuto ad un parente al quale si è particolarmente legati, il simbolo di un'amicizia imperitura o un dettaglio scaramantico di cui solo voi conoscete il significato... renderanno il vostro abito prezioso e speciale.

venerdì 11 marzo 2016

Matrimonio....Istruzioni per l'uso.

L’organizzazione di un matrimonio è un momento magico, a tratti romantico, dove i due futuri sposi si scambiano sogni, desideri e… incubi.
Già, perché l’idillio dei primi timidi :<< Amore… vorrei scegliere il blu come colore dominante, sai? Mi ricorda di quella volta, in vacanza, quando abbiamo passato la notte a contare le stelle >>  rischia di degenerare velocemente. 
Così velocemente che vi ritroverete ad avere una crisi di nervi perché il blu scelto per le partecipazioni non è “quel blu blu là” e l’unico fiore blu al quale non siete risultate  allergiche è la Scabiosa caucasica Isaac House´s Hybr. 
Non solo ha un nome orrendo ma fiorisce tra maggio e giugno. E voi vi sposate ad agosto.
Dopo la Scabiosa infingarda, sarà il turno di qualche altra ansia a portar via... . 
Anche la più tranquilla delle donne in odor di matrimonio rischia di trasformarsi in una maniaca del controllo con tratti ossessivi-compulsivi e girare per negozi d’accessori con una borsa piena di:
-Pantoni cromatici ,che se il blu non è quel blu là, è una tragedia.
-Lista degli invitati redatta nelle sei lingue più parlate al mondo più l’esperanto, che non si sa mai.
-Centimetro da sarta, centimetro di precisione e metro laser perché l’accuratezza non è mai troppa.
-Planimetria catastale della location comprensiva delle aree parcheggio, dei bagni e delle cucine.
-Una serie di foto di abiti da sposa che dovrebbero somigliare al vostro. Peccato che il vostro non l'abbiate ancora scelto.
-Immagini, ritagli di giornale e diapositive di tutti gli allestimenti che vi hanno colpito. E quando dico tutti, intendo proprio tutti: circa 1500 immagini divise per categoria, colori e grado d'apprezzamento. Si va da quasi decente al forse ci siamo. Forse,notate bene.

Senza contare che i (quasi) sposi devono fare i conti con le tempistiche delle pubblicazioni di matrimonio, la scelta degli allestimenti, la ricerca di un mezzo di locomozione idoneo, l’acquisto di vestiti, suppellettili e, si salvi chi può, le bomboniere… . 
Il tutto condito dal sempiterno terrore che qualcosa andrà storto: e se piove? E se fa freddo? E se fa caldo? E se zia Pinuccia si mette a discutere con il prozio Algisio perché lei non ha mai digerito il fatto che lui, il prozio, le abbia regalato un pallone da calcio nel lontano 1923 mentre lei desiderava una bambola di pezza? E se la cena è poca? E se la cena è troppa? E se gli invitati se ne vanno via scontenti? E se facciamo brutta figura? E se…?

Mie care (quasi) spose, sedetevi, prendete un lungo respiro, fatevi un bel tè caldo o un caffè (decaffeinato, che qui l’ansia è galoppante) e preparatevi a seguire questa nuova rubrica nella quale troverete consigli, risposte e soprattutto, quel pizzico di ironia che non guasta mai.

Perché organizzare un matrimonio è veramente uno dei momenti più belli di una coppia, nonostante le ansie, gli incubi e tutti gli “ e se” del mondo.
 

Sample Text

 
Blogger Templates